Prima Domenica di Quaresima

Solitamente la Domenica non condivido riflessioni sul testo biblico poiché mi sembra opportuno che la Parola sia ascoltata durante la celebrazione eucaristica nella comunità ecclesiale. Mi sembra, infatti, importante recuperare – con una certa urgenza e a tutti i livelli – la centralità della Messa della Domenica con la propria comunità.

E’ attorno alla mensa della Parola e alla mensa dell’Eucaristia che i legami si rinsaldano e si riconciliano.

 

Dal Vangelo secondo Marco (1,12-15)

E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo”.

 

La tentazione, esperienza sottile e presente nella vita di ciascuno. Si tratta di imparare a riconoscerla, ad affrontarla e a superarla.

«Leggevamo ora nel vangelo che il Signore Gesù era tentato dal diavolo nel deserto. Precisamente Cristo fu tentato dal diavolo, ma in Cristo eri tentato anche tu. Perché Cristo prese da te la sua carne, ma da sé la tua salvezza, da te la morte, da sé la tua vita, da te l’umiliazione, da sé la tua gloria: dunque prese da te la sua tentazione, da sé la tua vittoria» (S. Agostino)

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